La rivolta popolare capeggiata da Michael Gaismair non è l’unico esempio di sollevazione delle classi subalterne. Quella ribellione della prima età moderna diretta contro le ingiustizie perpetrate dal potere aristocratico e dalle autorità ecclesiali ci tocca da vicino in quanto investì tutto il Tirolo. Già allora l’economia tirolese era controllata da capitali esteri. Il valore senza tempo dell’insurrezione che unì sotto un’unica bandiera contadini, borghesia e minatori è testimoniato dal libro di Viktor Mateijka (Vienna, 1984) da cui la mostra trae ispirazione. La parte scientifica dell’esposizione tratta le peculiarità regionali e in particolar modo l’area del Tiroler Oberland e della val Venosta. Decisamente più ampio è il perimetro delle relazioni che le opere d’arte esposte stabiliscono col presente: artisti e artiste tirolesi e altoatesini vi si confrontano con la figura di Michael Gaismair, fin qui rimasta in larga misura ignorata. Le opere sono da intendersi in primo luogo come arte impegnata e critica di fronte ai mali del presente.
Foto
- Elmar Peintner, Michael Gaismair Strasse, 2024, olio su tela, © Elmar Peintner
- Erich Horvath, Apokalypse (dettaglio), 2016, tempera all‘uovo, olio di resina su tela, © Erich Horvath
- Julia Frank, „Janus“ (alla maniera di Carlo Chiostri), 2023, stampa a inchiostro su carta semitrasparente, © Julia Frank
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